Progetto di aggiornamento delle fasce fluviali PAI-Po
Si informa che l'Autorità di Bacino distrettuale del Fiume Po con decreto n. 54 del 17.07.2023 ha approvato il progetto di aggiornamento delle fasce fluviali del piano di assetto idrogeologico PAI Po.
Nel corso degli ultimi anni il bacino del torrente Molgora ed il sistema idrografico delle Trobbie sono stati oggetto di alcune attività di studio e di approfondimento che hanno fatto emergere la necessità di procedere all’aggiornamento degli Elaborati n. 3 (Linee generali di assetto idraulico e idrogeologico) e n. 8 (Tavole di delimitazione delle Fasce fluviali).
Il Progetto di aggiornamento riguarda:
- l’introduzione della delimitazione delle fasce fluviali sul torrente Molgora e sul sistema idrografico delle Trobbie nell’Elaborato n. 8 del PAI;
- l’aggiornamento delle delimitazioni delle aree allagabili delle vigenti Mappe della Pericolosità e del Rischio di Alluvione del PGRA relativamente all’ambito territoriale RP (Reticolo Principale);
- l’aggiornamento dell’Elaborato 2 del PAI relativamente alle aree in dissesto idraulico, limitatamente ad alcuni tratti ricadenti nei Comuni di Lomagna e Carnate, coincidenti con l’ambito RSCM (torrente Molgora);
- l’eliminazione delle attuali delimitazioni delle aree allagabili dell’ambito RSCM (torrente Molgora) a favore delle corrispondenti delimitazioni dell’ambito RP, ad eccezione del tratto corrispondenza della confluenza tra il torrente Lavandaia e il Molgoretta, in cui si mantengono le aree allagabili dell’ambito RSCM, riferite al torrente Lavandaia, parzialmente sovrapposte alla nuova delimitazione dell’ambito RP per il torrente Molgoretta;
- l’eliminazione delle attuali delimitazioni delle aree allagabili dell’ambito RSP (sistema delle Trobbie) a favore delle corrispondenti delimitazione dell’ambito RP.
Obiettivo arrivare alla definizione dell’assetto di progetto, cioè la situazione della regione fluviale che, per il conseguimento delle finalità di piano e sulla base delle risultanze delle attività conoscitive svolte a cura dell’Autorità di bacino, si dimostra come la più prossima ad un equilibrio ottimale tra tutte le componenti variabili – naturali ed antropiche – che presentano l’attitudine ad influire in modo rilevante sulle dinamiche fluviali, con particolare riguardo alle finalità prioritarie costituite dalla protezione di centri abitati, infrastrutture, luoghi, ambienti e manufatti di pregio paesaggistico, culturale ed ambientale rispetto a eventi di piena di gravosità elevata, nonché di riqualificazione e tutela delle caratteristiche e delle risorse del territorio.