Il Consiglio comunale di Gorgonzola nella seduta di martedì 29 aprile 2025 ha approvato all’unanimità il regolamento disciplinare “Misure di contrasto all’evasione dei tributi locali ex Art. 15 Ter, D.L. n.34/2019, così come modificato dalla Legge di conversione 28 giugno 2019, n. 58”.
L’azione di contrasto all’elusione e all’evasione fiscale in materia di TARI e IMU ha segnato un progressivo aumento dell’attività di accertamento da parte dell’Ufficio Tributi grazie all’affinamento degli strumenti informatici e alle risorse umane a disposizione.
Dopo le morosità dei canoni di locazione delle case comunali e le verifiche sulle utenze domestiche, questo regolamento applica il Decreto Crescita che consente ai sindaci, nel pieno rispetto della normativa nazionale ma con sguardo alla realtà territoriale, di chiudere le attività commerciali e produttive che non siano in regola con le tasse comunali.
Nel mirino i dati sulla TARI
Nella seduta consiliare è stata la prima cittadina con delega al Bilancio a illustrare i dati emersi dall’analisi degli uffici. «Ci sono attività a Gorgonzola che pagano regolarmente i tributi, anche con fatica, lo sappiamo – ha spiegato Scaccabarozzi. – C’è poi però uno zoccolo duro che regolarmente non paga la TARI: attività commerciali e produttive che non hanno mai pagato e chi ha smesso di farlo, disattendendo anche un piano di rientro richiesto e ottenuto anni fa dall’Ufficio Tributi. Il debito massimo nei confronti dell’Amministrazione comunale da parte di un’attività è di 11.000,00 €. Non si tratta di una dimenticanza, ma di una scelta; è uno schiaffo in faccia a tutti coloro che pagano regolarmente».
Nel 2022 il numero delle utenze non domestiche è pari a 617 unità, tra attività commerciali e produttive, pari a un importo TARI di 778.000,00 €. Di queste “non regolari” sono 103 per un totale non pagato di 96.000,00 € equivalente al 12,46% del totale dovuto. Nel 2023 i mancati introiti per TARI salgono al 16,45 %, fino a raggiungere nel 2024 il 20,43%.
«Vogliamo dare un segnale e far capire che pagare le tasse è un dovere. Deve essere chiaro: chiunque evada le tasse ruba alla collettività» dicono all’unisono i consiglieri.
Ricordiamo che la tassa sui rifiuti (TARI) è il tributo destinato a finanziare i costi relativi al servizio di gestione e smaltimento dei rifiuti urbani (servizio di raccolta, trasporto, spazzamento e lavaggio delle strade, modalità di conferimento dei rifiuti).
L’applicazione del regolamento
Si andranno ad accertare le irregolarità tributarie per importi superiori a 300,00 € degli ultimi 5 anni, inviando agli esercenti la notifica dell’irregolarità tributaria e l’avvio di procedimento di sospensione dell’attività oggetto di licenza, dando un termine di 20 giorni per produrre controdeduzioni.
Qualora le controdeduzioni non siano accettabili o non si sia sanata la morosità, anche usufruendo del piano di rateazione, l’ufficio competente disporrà la sospensione dell’attività commerciale o produttiva ed assegnerà un termine perentorio di 30 giorni per la regolarizzazione. Decorso infruttuosamente tale termine, nei 15 giorni successivi verrà emesso il provvedimento di revoca della licenza.
Inoltre il regolamento non consente il rilascio di licenze, autorizzazioni, concessioni e dei relativi rinnovi ai soggetti con irregolarità tributaria che esercitano attività commerciali o produttive.
«Le regole valgono per tutti e ciascuno deve contribuire ai servizi di cui usufruisce – ha concluso la sindaca Scaccabarozzi. – Saremo molto seri e rigorosi per chi ha delle possibilità e non versa il dovuto: è una questione di equità per tutti i cittadini e di tutela per chi le tasse le paga sempre».